Da <<L’eco del Chisone>> a cura di Luca Prot:

Il ritmo lento delle descrizioni che affondano oltre l’apparenza, di chi sa leggere dietro gesti e sguardi l’animo profondo delle persone. E i ritmi incalzanti della cronaca di un delitto, nella Torino salottiera e corrotta, nell’ambiguità tra l’immagine pubblica di un famoso magistrato e la storia del suo grande amore perduto e ritrovato.

Profumo di tiglio, il secondo romanzo di Luciana Navone Nosari, è tutto questo. È un romanzo sul contrasto tra ragione e sentimento, ma anche un thriller da leggere d’un fiato. Dove l’autrice sa riversare la sua esperienza dei sistemi sociali così differenti, dalla grande città di oggi alla Val Chisone del passato…

 

Dall’intervista di Loredana Limone su <<Super Eva>>

Cosa ti ha sorpreso di più scrivendo questo romanzo?

Riuscire a cogliere, con palpitazione e meraviglia, la sensazione che il profumo del tiglio mi ha ispirato… Con le emozioni che ha suscitato, insieme alle fragranze che si trovano in molte pagine del libro, ha rinsaldato vecchi legami e ne ha creati di nuovi, dando inizio a una gara di solidarietà che porterà al trionfo delle emozioni…